venerdì 11 ottobre 2013

Capitolo 1. EPPURE UN GIORNO...

Cristiana aveva i capelli biondi,di quel biondo che ti lascia sempre un pò incantato, aveva  gli occhi chiari e strani , non di quell'azzurro che sorprende, di un colore piu' cupo; erano occhi strani perchè per capire di che colore fossero realmente dovevi fermarti ad osservarli...ecco "dovevi osservarla" ; era una ragazza come tante, ma come tante non era niente di particolare, eppure aveva qualcosa per cui non potevi non accorgerti di lei, altezza normale, labbra normali, fisico normale, eppure quando entrava in una stanza c'era lei, lei e basta, c'era il suo sorriso, il suo sguardo un pò triste ed  un pò sbarazzino, c'era la sua insicurezza travestita da spavalderia e poi c'erano le sue mani...mani così piccole che ti veniva voglia di mangiarle quasi come fossero i piedi di un neonato...Cristiana era la classica persona che non lasciava indifferenti, Cristiana, per me  era l'AMORE.

Mi ricordo la prima volta che l ho vista,ero al solito locale coi miei amici intento a fare le solite cose stupide che si fanno stra uomini,ero uno che come si usava dire "si portava", nel senso che con le donne ci sapevo fare ,riscuotevo insomma un discreto successo con le ragazze ,erano in tante a farmi il filo , agevolato forse anche dalla mia posizione economica, ma non credo fosse solo per quello, io le facevo ridere, e le donne amano chi le fa ridere.Quella sera insomma era una sera come tante, solita musica, solite facce annoiate e divertite allo stesso tempo, soliti superalcolici, solita sigaretta fumata piu' per abitudine che per voglia, solito tutto... tranne me, io non ero il solito, non mi capitava quasi mai di mettermi seduto sul divano in disparte ad osservare quello che mi accadeva intorno, ma quella sera mi sentivo diverso, stralunato, non avevo voglia di essere il piacione di sempre, l'anima della festa, semplicemente guardavo da spettatore tutto ciò che mi accadeva intorno,era strano trovarmi in quel ruolo poichè ero stato sempre io quello osservato e forse anche un pò criticato ,ed ora ero lì a guardarli...certo che quando osservi certi ambienti estraniandoti dagli stessi ti rendi conto di quanto le persone che li frequentano siano in linea di massima identiche le une alle altre, le categorie principali sono piu' o meno queste:
1.Il tamarro. Categoria che a sua volta si distingue in due sottocategorie, il tamarro ricco e quello povero; il tamarro povero lo conosciamo un pò tutti quanti ed infondo è anche giustificato per i suoi modi di fare rudi e fastidiosi, in genere è un ragazzo sul palestrato andante con la classica maglia aderete dallo scollo a v ed un paio di jeans improponibili ;il problema è l'altra sottocategoria, il tamarro ricco, perchè per quanto io mi sforzi non trovo giustificazione ai suoi comportamenti dato che probabilmente proverrà nella maggior parte dei casi da famiglie benestanti e di un certo rango, no il tamarro ricco mi rifiuto di giustificarlo! lo vedi che si aggira per il locale con il suo abbigliamento firmato, minimal o classico che sia , ma pur sempre costato un occhio della testa , che cerca di conquistare col suo atteggiamento borioso e maleducato tutte le ragazze il cui vestito sia inguinale, sapendo bene che l'unico motivo per cui gli si avvicineranno è solo una bevuta gratis ,una serata a scrocco e magari qualche mese da trombamici all inclusive.
2.Il mignottone. Categoria  che esiste ormai da decenni, il mignottone lo vedi lì  col suo vestitino aderente, i suoi shorts ingiunali, la carrozzeria rifatta alla grande , che si destreggia tra scalini,palcoscenici,tavolini,tutto affinchè sovrasti con le sue beltà il locale, tutto purchè possano notarla in molti e agganciarla, diciamocelo il mignottone è la compagna ideale del tamarro ricco , ma qualora serva per qualche euro si vende al miglior offerente.
3. Le esaurite. Categoria  a me particolarmente cara, sono quelle che mi fanno piu' tenerezza e che di solito hanno il quoziente intellettivo di una gallina , questo tipo di ragazze si tocca in continuazione i capelli,si passa costantemente il rossetto sulle labbra, sono delle trottole che camminano su e giu' per il locale in cerca dell'ex fidanzato, del ragazzo che frequentano, della loro rivale, insomma sono sempre in cerca di qualcosa, quando l'unica cosa che dovrebbero cercare è la loro testa.
4.I finti ricchi. Questa categoria ormai è quella piu' popolare, un pò per la crisi che ci ha ridotti tutti in mutande, un pò perchè gli italiani hanno questo strano vizio di voler vivere sempre al di sopra delle proprie possibilità ; il finto ricco è quello che in genere spende di piu' del ricco vero, è sempre pieno di ragazze veramente povere convinte che in lui troveranno il punto di svolta per la loro misera esistenza e che presto o tardi lo lasceranno una volta aver scoperto che nel parcheggio c'è una misera Fiat Punto ad attenderle.
Le categorie sarebbero ancora tante e divertenti , ma devo tornare a raccontarvi di lei...
Dove ero rimasto? Ah ecco... io che sono sul divano e osservo.
Allora mentre osservavo le persone che mi stavano intorno , vidi lei... mi ricordo come fosse ieri di quel momento... aveva un vestito rosso al ginocchio con la manica lunga, credo fosse un Valentino, il suo stilista preferito, sul viso un filo di trucco, la matita nera che le incorniciava gli occhi, le sopracciglia folte, il rossetto rosso un pò sbiadito e poi loro...i suoi capelli, li ho amati subito, aveva un caschetto liscio e biondo che le incorniava il viso tondo da bambina, soffice, vellutato, come la sua pelle, come il suo carattere... nessuna donna prima di lei mi aveva lasciato così spiazzato, eppure non era di quelle bellezze stratosferiche , anzi forse aveva anche un paio di kg in piu'...eppure non potevo staccarle gli occhi di dosso, eppure avrei voluto ammazzare tutti quelli che le si avvicinavano, non aveva detto ancora una parola eppure io quegli occhi...quegli occhi...quelle labbra...quei capelli... eppure un giorno come tanti...io la amavo già.

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