EPPURE UN
GIORNO
CAP 2.
CRISTIANA
Ogni volta
che penso a lei non so perché ma mi ritorna in mente il vestito che aveva
scelto di indossare per il nostro primo appuntamento, un tubino nero con dei
micropois gialli e ed in vita una cinturina sottilissima dello stesso colore,
aveva il dono dell’eleganza, una cosa che avevo sempre amato in una donna,
Cristiana era elegante e sicura di sé con qualsiasi cosa decidesse di
indossare, anche quando si metteva quel buffo cappello di colore rosso col
fiocchetto sotto il mento, ecco lei anche con un capello che una bambina di sei
anni si sarebbe rifiutata di indossare riusciva ad essere sicura, quasi
spavalda, sempre bellissima.
Ma forse sto
correndo un po’ troppo, devo ancora raccontarvi di come ho fatto ad agganciarla
nel locale che già vi sto parlando del primo appuntamento, ok… torniamo
indietro…
Quella sera
fasciata nel suo Valentino rosso era una visione, solo dopo del tempo Cristiana
mi rivelò che quando una donna si veste di rosso è perché ha voglia di attirare
su di sé gli sguardi, perché una donna vestita di rosso non passa mai
inosservata, ed effettivamente era così, ma a lei quel vestito rosso non
serviva mi sarei accorto di lei comunque, quello che mi aveva completamento
rapito erano i suoi capelli sembravano danzare con lei, si muovevano leggeri ed
uniformi, splendevano sotto le esigue luci stroboscopiche, profumavano di miele
e camomilla, e quell’odore non lo avrei mai piu’ dimenticato.
Aspettai che
quei quattro bellimbusti le si levassero di torno per attaccare bottone, avevo
il cuore a mille, bu bum…bu bum…bu bum… bu bum… ancora oggi lo sento battere
così, come quella sera, piu’ forte ad ogni passo che mi avvicinava a lei, le
mani sudate, lo charme che avevo sempre creduto di avere che se ne era andato a
farsi benedire; appena giunto ad un centimetro da lei ecco che sfoggiai la
peggiore delle frasi da rimorchiatore incallito :”Ciao bella biondina, che dici
bevi una cosa con me?”… Mmm pensai, complimentoni per l’originalità… ma lei non
ci fece caso, fece caso ad altro invece…
“Sei Marco
vero? Sai ho sempre voluto bere una cosa con te ma l’altro giorno mentre facevo
il mio solito gioco mi hai quasi messa sotto con la macchina, quindi adesso se
fossi una donna vendicativa dovrei darti un due di picche, ma non lo sono, sei
così carino e poi indossi delle Prada, non si può dire no ad un uomo con delle Prada
ai piedi!”
“Beh scusa
se ti ho quasi uccisa allora, ma di che gioco si tratta poi?”
“Tu pensi
che sia bella?”
“Si, credo
che tu sia una meravigliosa visione in rosso”
“Ecco, non è
del tutto vero quello che dici, vedi una volta ho visto un film in cui una
donna attraversava la strada senza guardare e mentre lo faceva diceva che una
bella donna può attraversare così perché si fermeranno comunque ad osservarla,
gli uomini perché si sa cosa sono e le donne per la classica invidia che le
caratterizza… ecco tu ora mi hai detto che sono una meravigliosa visione in
rosso, ma Lunedì scorso quando mi ero svegliata con la luna storta e mi sentivo
bella quanto una foca ingrassata , tu non ti sei fermato a guardarmi, o eri
troppo distratto allora o sei troppo attento adesso… comunque non importa,
avrai tempo per farti perdonare…”
“ Spero di
averne tanto, ma in tutto questo poi il tuo nome qual è?”
“Ciao io
sono Cristiana”
“Ciao io
sono Marco… e tu sei bellissima !”.